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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, III, 41
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originale
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[41] At in eo rege, qui urbem condidit, non item. Species enim utilitatis animum pepulit eius; cui cum visum esset utilius solum quam cum altero regnare, fratrem interemit. Omisit hic et pietatem et humanitatem, ut id, quod utile videbatur, neque erat, assequi posset, et tamen muri causa opposuit, speciem honestatis nec probabilem nec sane idoneam. Peccavit igitur, pace vel Quirini vel Romuli dixerim.
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traduzione
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41. Ma nel caso del re fondatore della citt? la cosa and? diversamente; il suo animo fu spinto dall'apparenza dell'utile: poich? gli era sembrato pi? utile regnare da solo piuttosto che con un altro, uccise il fratello. Egli mise da parte affetto ed umanit?, per poter conseguire quanto sembrava utile e non lo era, e tuttavia tir? in ballo il pretesto del muro, un'apparenza d'onest? n? approvabile n? abbastanza idonea. Commise, dunque, una colpa, potrei dirlo con buona pace di Quirino o di Romolo.
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